Intervista a Moritz Mantero, presidente di Orticolario

Lo scorso 26 giugno ho partecipato alla conferenza stampa per la presentazione dell'Edizione 2017 di ORTICOLARIO che si terrà dal 29/9 al 1/10 come di consueto a Cernobbio nella splendida Villa Erba e ho avuto modo di incontrare Moritz Mantero, il presidente nonchè fondatore della manifestazione, al quale ho chiesto di rilasciarmi un intervista per i followers di Italia Meravigliosa.

Moritz Mantero, Presidente di Orticolario

F.C. : Con la prima domanda, sono a chiederle il classico "perchè" Orticolario: come ha avuto questa idea e come l'ha sviluppata.
M.M. : Ho avuto, e condiviso, con un gruppo di amici tre motivazioni: enfatizzare un modo diverso di intendere il giardinaggio (da cui quell'"evoluto" che accompagna il nome Orticolario), coinvolgere associazioni di volontariato che si occupano di persone disagiate, cui vanno, poi, i contributi raccolti durante l'evento e, in ultimo, valorizzare il parco di Villa Erba, rendendolo usufruibile dai visitatori con un evento bello ed elegante. Il tutto nasce, ovviamente, da un buon intreccio professionale tra natura, bellezza ed eleganza, oltre che attenzione ai meno fortunati nella vita.

F.C. : Ovviamente ne consegue di voler capire come la passione per la floricultura o per il giardinaggio siano entrati nella Sua vita a tal punto da farne un evento oramai di portata internazionale.
M.M. : E' vero, senza accorgermene grazie ad un minor impegno in azienda, condotta dai miei figli molto bene, la mia vita ha avuto una evoluzione complessiva, portandomi in un mondo che, prima, conoscevo solo come visitatore, appassionato, si, ma finiva lì.

F.C. : In che modo Orticolario subisce l'influenza della Sua attività di imprenditore nel tessile? C'è un nesso tra i motivi floreali delle stampe su seta?
M.M. : Ah, bella domanda, ma facile nella risposta. I motivi floreali o, comunque legati alla natura, hanno sempre influenzato i creatori di tessuto e, conseguentemente i disegnatori di moda, gli stilisti. Non c'è proposta di collezione stagionale che non contempli elementi tratti dalla natura.

Orticolario alle “Journées des Plantes de Chantilly” con “Riflessi” di Carla Testori

F.C. : So che Orticolario vuole internazionalizzarsi ulteriormente. Quali progetti alle porte?
M.M. : Questa sfida è in corso, con diverse iniziative, legate ad ambasciatori appassionati che hanno trovato in Orticolario una vera innovazione. In Svizzera, in Francia, in Olanda e in Inghilterra, con iniziative supportate dalla nostra squadra di comunicazione.

F.C. : Mi racconti qualcosa che ha voglia Lei di far sapere al pubblico riguardo Orticolario.
M.M.
: La squadra, anzi, le squadre che lavorano dietro le quinte lungo tutto l'arco dell'anno: il Gruppo Creativo, che progettano ogni edizione diversa dalla precedente. Il Comitato Scientifico, che io chiamo "i professori" che affiancano l'evento dal punto di vista botanico. La squadra della Comunicazione, oltre alle Relazioni Esterne, recentemente rinnovata e attiva tutto l'anno in modo progressivo. Gli ideatori dei laboratori per i bambini, studiati sulla base del tema e del fiore dell'edizione. Orticolario è l'unica manifestazione di questo genere che si preoccupa professionalmente della formazione delle future generazioni. Infine, la Segreteria Organizzativa, collettore di tutte le problematiche e che, a mo' di fisarmonica, si amplia nelle settimane che precedono l'evento. Tutto questo grande, grandissimo lavoro, è poco conosciuto ai più, ma c'è ed è la grande forza di Orticolario.

F.C. : I fiori sono anche simboli del colore: mi racconta qualcosa riguardo a quello che potrebbe essere il Suo colore preferito?
M.M.
: Ho vissuto una vita professionale tra i colori e non ho un solo colore preferito. Amo il rosso, segno di passione e il verde, legato alla natura, ma non disdegno il blu, molto elegante. Dipende dalle circostanze e dal contesto.

F.C. : A proposito di preferiti: c'è un fiore che predilige?
M.M. : Adoro le peonie che, purtroppo, fioriscono una volta sola e brevemente. Le rose, per il loro profumo, le zinnie, per i loro colori intensi, gli Agapanthus, per il loro portamento elegante e il loro blu. Ho trovato in Francia, recentemente, una varietà blu intenso, una meraviglia.

F.C. : So che ha piacere se parliamo un po' di Api.
M.M. : Meravigliose creature, utili all'uomo attraverso la natura e non sufficientemente, dall'uomo rispettate. Senza le api, il mondo sarebbe molto diverso e difficile, se non impossibile da vivere. Nell'immaginario collettivo, l'ape è vista come produttrice di miele e, spesso è confusa con la vespa. L'ape, raccogliendo per produrre miele anche per l'uomo, è una grande impollinatrice e non attacca per rubare il cibo all'uomo come fa la vespa. Solo se disturbata, si difende pungendo e, di conseguenza, morendo. La vespa punge e sopravvive. Mi affascina il mondo dell'alveare per le sue regole non scritte ma guidate dall'istinto. Ho delle arnie in giardino, ovviamente, e il tempo delle api è anche il mio tempo.

Il fiore di Orticolario 2017 è la Fuchsia (Ph.Luciano Movio)

F.C. : La Dahlia, l' Aster, l'Ortensia, La Fuchsia, sono e sono stati i fiori simbolo delle diverse edizioni, ai quali si è sempre unito un tema riguardante ad esempio i sensi e in generale alle capacità sensoriali, che mettono in comunicazione l'uomo e la natura. Mi chiedo come e con che criterio ogni anno venga scelto il fiore simbolo dell'edizione, inoltre mi chiedo come venga anche deciso il tema a cui poi gli eventi correlati si legheranno.
M.M. : Questo fil rouge è stabilito e rispettato dai due gruppi di lavoro; il Grupo Creativo e il Comitato Scientifico che si confrontano, al loro interno e tra di loro sulle proposte presentate.
Si inizia molto in anticipo, per predisporre, conseguentemente, piante, materiali e programmi culturali. Orticolario non si ferma mai nella comunicazione. Basta visitare il nostro sito o seguirci sui vari social, per essere aggiornati sul progetto in divenire. Nei 3 giorni a Villa Erba, l'evento rappresenta la realizzazione di un lavoro di un anno.

F.C. : Ogni anno Orticolario si distingue per l'universalità degli ambiti che porta all'interno delle proprie edizioni, ciò si manifesta con gli eventi ma anche con gli esperti coinvolti. Mi chiedo come avvenga questo processo di selezione sempre più articolato e complesso, e che messaggio vuole trasmettere Orticolario attraverso questo sodalizio.
M.M. : Orticolario vuole diffondere cultura e proprio per poterlo fare, deve ricercare esperti delle varie tematiche, sia relative al fiore dell'anno che al tema. Quest'anno avremo, ad esempio, due esperti di fuchsie (Patrizia Janne e Claudio Scotti, ultimo Presidente dell'Associazione italiana della Fuchsia) oltre ad una vivaista, Marta Stegani, specializzata in questa pianta dal fiore danzante che ci ha preparato una super collezione di fuchsie rustiche.

F.C. : Pensando al tema di quest'anno il legame stravolto tra Terra e Luna, come ritiene che questa riflessione possa modificare il nostro modo di concepire il rapporto che abbiamo con la natura e nello specifico con la floricoltura, e inoltre quanto il fiore di quest'anno, La Fuchsia, incide nell'economia generale di Orticolario 2017?
M.M. : Il Giardino Planetario di Gilles Clément, ci ha ispirato, per parlare della luna e della sua influenza sulla natura terrestre. Ci saranno contributi di parere contrario alle credenze popolari relative all'influenza della luna in agricoltura. Non per sfatare tradizioni, ma per rendere maggiormente consapevole gli appassionati.
Aver proposto la Fuchsia come fiore dell'anno, in particolare le rustiche, vuole, appunto allargare la platea degli appassionati verso una pianta ed un fiore che si ritiene relegato alle quattro mura, nella stagione più fredda.

F.C. : Che ruolo riveste la sfera sensoriale per Orticolario? Soprattutto che ruolo rivestono i sensi nel rapporto tra l'uomo e la natura?
M.M. : Orticolario è atmosfera, prima di tutto. Nel rispetto del luogo che fu tanto amato da un grande esteta come Luchino Visconti. Eleganza, bellezza, attenzione ai dettagli sono i componenti principali per garantire la soddisfazione dei sensi. Gli espositori sono selezionati con grande attenzione, coerentemente con questi concetti. Ad ogni edizione vengono valutati anche in base alla cura nei dettagli della esposizione.

Mantero consegna il premio a Caruncho (©Ph.Luciano Movio)

F.C. : Orticolario sostiene l'idea di un giardino evoluto, al quale è dedicato anche un premio apposito, che in questa edizione è stato conferito a Gilles Clément, grazie al suo concetto di Giardino Planetario. Le chiedo come negli anni si sia plasmata l'idea di giardino evoluto, e inoltre quali sono stati i motivi della scelta di quest'anno riguardo al vincitore del premio, quanto perciò Clément sia in sintonia con i Vostri principi?
M.M. : Gilles Clément è stato ed è un innovatore, proprio perché, andando per una strada tutta sua, ha rivalutato il giardino lasciato personalizzare dalla natura. Il giardino esce dal suo recinto e annulla il suo isolamento diventando planetario, grazie alla scoperta dell'ecologia. Identificando Gilles Clément come meritevole del premio "per un giardinaggio evoluto" abbiamo voluto premiare un paesaggista dalle tante sfaccettature: ecologista, scrittore, botanico che ripropone un diverso rapporto tra l'uomo e la natura. Come ricorda spesso il suo predecessore, Fernando Caruncho (vedi foto sopra), attraverso questo rinnovato rapporto tra l'uomo e la natura, l'uomo ritrova se' stesso, Molto in linea con i principi di Orticolario.

F.C. : In ultimo Le chiedo quale rapporto ha Orticolario col turismo
M.M. : Un dato è sicuro: non c'è stata, nella storia di Villa Erba, un'altra manifestazione che ha portato tanta gente a visitarla. Se solo pensiamo, poi, agli oltre 250 espositori, ai paesaggisti e agli artisti che si fermano a dormire e a mangiare, oltre alle giurie, i relatori, la stampa e quei visitatori che approfittano dell'evento per trascorrere il fine settimana sul lago...beh, direi che Orticolario è un vero attrattore di turismo qualificato.

Intervista rilasciata a
Fabrizio Capsoni
- presidente di Italia Meravigliosa
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