Dopo una gestazione di circa 50 anni, nel 2014 è stato inaugurato il Museo Novecento di Firenze, nella suggestiva cornice dello Spedale delle Leopoldine, un luogo intriso di storia a cominciare da alcuni clipei invetriati di Andrea della Robbia adornanti la facciata, che a sua volta rivolge l'ingresso su P.za S.Maria Novella.
Firenze, la città che ha dato i natali al Rinascimento aprendo le porte alla civiltà moderna, un punto sulla carta geografica che è anche un mondo dagli infiniti e variopinti colori dipinti e scolpiti da artisti come Leonardo, Michelangelo e Raffaello, gli anacronistici precursori di sentimenti e di gusti che sono fonte di ispirazione e stupore ancora oggi.
Una città così proiettata verso il futuro di certo non poteva lasciarsi scappare l'occasione di creare qualcosa che del moderno e del contemporaneo ha il nome, ecco che perciò nasce il Museo Novecento. Firenze ancora una volta si dimostra un luogo oltre il tempo, in contro tendenza con la diffusa decadenza dell'importanza dell'arte soprattutto in Italia, dal suo florido ventre nasce infatti uno dei più illustri rappresentanti della cultura, il Museo, che decide di collocare proprio nel cuore pulsante della città vicino alla quella piazza che tanta storia ha visto nei secoli, infiniti i nomi illustri che ne hanno calpestato il suolo creatori di capolavori come la cupola del Brunelleschi, per citarne solo uno.
Il Museo ha avuto un lungo periodo di incubazione cominciato dal famigerato alluvione del 66' che sentimentalmente straripò oltre i confini della città Toscana, a seguito del quale, il politico e critico d'arte Carlo Ludovico Ragghianti rivolse un appello al mondo dell'arte chiedendo ad artisti e collezionisti di donare un'opera alla città di Firenze. In tanti risposero con entusiasmo, donando ciò che sarebbe poi confluito in una nutrita collezione d'arte del Novecento, questo instillò l'idea a Ragghianti di dare vita a un vero e proprio centro per l'arte contemporanea, avviando i progetti che però non videro mai la luce.
Dopo mezzo secolo di progetti in cui si sono affastellati una serie di donazioni di importanza consistente, finalmente nel 2014 è stato aperto il Museo Novecento il cui progetto museologico è stato curato da Valentina Gensini.
L'esposizione consta di 300 opere, alternate ciclicamente con il patrimonio archivistico che conta circa 2000 opere, esse sono disposte in 15 diverse sezioni che viaggiano a ritroso dal 1988 circa sino alle avanguardie artistiche di inizio secolo, vantando tra gli altri, artisti del calibro di De Chirico, Consagra, Casorati, Severini, De Pisis, e Fontana.
Il percorso museale è arricchito da approfondimenti su artisti o correnti, in alcuni casi poco valorizzati, tuttavia considerati esponenti di particolare rilevanza negli individuali ambiti di competenza, quali ad esempio la videoarte, la poesia visiva e sperimentazioni musicali. La collezione permanente si alterna inoltre ad esposizioni temporanee e performance dal vivo, consacrando l'istituzione come uno dei punti di particolare interesse per l'arte contemporanea.
Durante la visita al Museo Novecento è anche possibile incontrare Carlo Ludovico Ragghianti che spiega allo spettatore come è nato il sogno di un centro per l'arte contemporanea, questa magia è resa possibile ovviamente dalla tecnologia. Il progetto espositivo di Valentina Gensini viene arricchito infatti anche dalla componente multimediale, che, al contrario di come avviene in molti musei, non sovrasta e fagocita le opere, bensì accompagna il visitatore in puntuali approfondimenti su alcune tematiche specifiche.
Le possibilità si svelano infinite per gli amanti dell'arte che possono trovare in Firenze la città dalle innumerevoli offerte confezionate in uno splendido connubio tra antico e moderno, tra tradizione e innovazione, che contraddistinguono da quel lontano Rinascimento questo luogo ricco di fascino.
Carolina Cammi - Redazione Italia Meravigliosa