Gianluca Di Pasquale

In mostra a Milano, sino al 30 aprile, negli ampi e sobri spazi della Galleria Monica De Cardenas, le recenti opere dell'artista romano Gianluca Di Pasquale, pittore che vive nel capoluogo milanese da ormai dodici anni. La personale si snoda lungo un percorso unidirezionale che conta una ventina di dipinti, incentrati su due tematiche che a loro volta caratterizzano due tipologie pittoriche differenti: il ritratto e il paesaggio.

La rappresentazione fisica a mezzo busto della donna, vista di spalle, ci prospetta il proprio stato d'animo attraverso la stessa postura e capigliatura, invitandoci al dialogo. L'idea è casuale, dice Di Pasquale "ero in un bar, e mi aveva colpito una donna di spalle, così è partito il progetto, circa un anno fa". L'istinto è dunque per l'artista uno spunto da studiare. Il bianco immacolato torna ad essere l'elemento caratterizzante delle sue composizioni pittoriche, che raccogliere i corpi femminili e gli elementi floreali o astratti dei loro indumenti in uno spazio assoluto e delicato.

L'altra tematica è la natura, qui resa attraverso la sfolgorante luce che trapassa le foglie degli alberi, ma anche attraverso l'inserimento delle decorazioni vegetali sulle vesti delle donne che altro non sono che scorci della natura che ancora fortunatamente ci circonda.

La sua è una pittura caratterizzata da alcune pennellate dove la gestualità è più evidente e in altre in cui la pittura si fa più descrittiva e analitica, conferendo all'immagine musicalità e la delicatezza di una composizione quasi orientale. Questa atmosfera candida è tipica del suo linguaggio pittorico tanto da ritrovarla pure nei suoi precedenti lavori pittorici, dove la tela bianca si trasforma in uno scenario nel quale i personaggi, colti nella banalità dei loro gesti quotidiani, orbitano liberamente dandoci, allo stesso tempo, l'impressione che queste stesse persone creino lo spazio, che queste persone si incontrino in uno spazio senza tempo. Partendo quasi sempre da un'immagine fotografica Di Pasquale attua una sorta di sottrazione dello scenario che circonda il suo soggetto. Il segno di Di Pasquale è metodico e corretto, certamente non può infastidire o sconcertare. Lo si apprezza semmai per la sua precisione. Hans Rudolf Reust, autore del catalogo, dice di Gianluca Di Pasquale che la sua è una pittura "dai toni sommessi". Niente di più vero, i colori sono tenui, delicati che accompagnano la figura umana e la natura in una dinamicità appena percepibile, nella fissità di movimento.

Gianluca Di Pasquale - fino al 30 aprile 2011
Galleria Monica De Cardenas
Via Francesco Viganò 4, Milano

AR-Redazione FotografARTE