Impossible, il risveglio di Polaroid

In concomitanza con ISO600 - Festival della Fotografia Istantanea, che si è tenuto dal 6 al 9 ottobre 2011, la Barbara Frigerio Contemporary Art di Milano ha inaugurato, all'interno della galleria, il nuovo Impossible Corner Store, un vero e proprio "angolo" interamente dedicato alla fotografia istantanea.

 

Qui gli appassionati della vecchia Polaroid potranno riscoprire l'emozione di realizzare quegli scatti unici, attraverso le nuove pellicole  e rare vecchie pellicole Polaroid, che sapranno infondere anche nei più giovani, il desiderio di realizzare nuove piccole opere d'arte.  Un'esperienza a trecentosessanta gradi, poichè nello store sono disponibili anche macchine fotografiche, accessori e libri d'arte, contenenti i più grandi capolavori della fotografia istantanea.

Qualcosa in più sulla fotografia istantanea e su Impossible:

In principio, la fotografia nacque come "istantanea". Lo sviluppo del negativo con l'antico procedimento del collodio umido, sviluppatosi alla metà del XIX secolo, richiedeva circa una dozzina di minuti per ottenere il "positivo". Poi, nel 1888, arrivò il Box Kodak, che trasformò la fotografia in una passione "democratica", alla portata di tutti e soggetta al passaggio dal fotolaboratorio per lo sviluppo e la stampa. Ma nel 1948, a quasi due anni dall'annuncio ufficiale (21 febbraio 1947), la fotografia "ritornò" istantanea, stavolta nel vero senso della parola. Il 26 novembre 1948, a Boston, venne dimostrata (e venduta) la Polaroid Model 95, il primo apparecchio fotografico capace di consentire lo scatto, lo sviluppo e la stampa immediata della scena o del soggetto ripreso. L'istantaneità consentita oggi dalla fotografia digitale, fu proposta al mondo grazie all'intuizione di Land, definito a pieno diritto "l'ultimo dei grandi geni". Il suo "magico" processo di sviluppo istantaneo, unico nella storia della fotografia, divenne in breve tempo un sostantivo di uso comune. Enschede è una piccola città industriale olandese e si può trovare in essa, oggi, uno stabilimento nel quale poco più di 10 persone lavorano a un progetto "impossibile".
Nel 2008 questa struttura era destinata a chiudere ed il mito che in essa si concretizzava - fino a pochi anni fa 1200 operai ogni giorno producevano le mitiche pellicole a sviluppo immediato Polaroid - pareva destinato ad andare in pensione. Ma il destino riserva sempre delle sorprese ed ecco che Andre' Bosman, ex dipendente Polaroid presso lo stabilimento olandese, e Florian Kaps, manager, artista, e profondamente innamorato della fotografia a sviluppo istantaneo, si incontrano - in occasione di quello che doveva essere il "funerale" della fabbrica di Enschede - e tra di loro scatta quella fiammella capace di alimentare i sogni, anche i più impossibili.
Bosman blocca la dismissione della fabbrica, Kaps riesce nel giro di poco tempo ad ottenere un importante finanziamento per la riapertura dello stabilimento e per la realizzazione di un progetto da loro denominato "Impossible". Poco più di una decina di ex-dipendenti Polaroid si uniscono all'avventura e lo stabilimento di Enschede riapre i battenti.
In esso quasi 10 catene di montaggio producono le pellicole a sviluppo immediato Impossible, basandosi su processi produttivi reinventati, in quanto molte componenti chimiche delle "vecchie" pellicole sono ormai fuori produzione.

Impossible Project propone, dunque, una gamma di pellicole interamente nuova. Ma comunque capace di garantire la stessa magica ed affascinante istantaneità che Land fece conoscere ed amare al mondo intero.

La fotografia (anzi lo stile di vita) digitale è ormai parte del nostro vivere quotidiano. Impossible ci porta (o riporta) su un altro piano: alla magia, al fascino e all'emozione legata al processo "inquadra - scatta - sviluppa e stampa - ammira il risultato".
"Impossible" ricreare quell'emozione, nell'attuale mondo frenetico e ricco di strumenti visivi e di comunicazione digitali? Provate a fare (o rifare) una fotografia istantanea con una pellicola Impossible e vedrete che vi ritroverete a scuotere istintivamente il positivo mentre il fissaggio si perfeziona. E quel momento di attesa, di pochissimi secondi, sarà delicato e unico: proprio come la fotografia, anzi l'opera, che avete appena realizzato.

L'idea di unicità, l'idea che la realizzazione di un piccolo capolavoro sia, in qualche modo, alla portata di tutti. Il fascino che la Polaroid ha sempre esercitato sugli artisti, del passato e di oggi, da Warhol a Mapplethorpe, da Araki a Newton, fino a Maurizio Galimberti, l'"istant artist" per eccellenza.
Un progetto realizzato con passione e con dedizione per non far cessare un mezzo espressivo unico.

Queste sono solo alcune delle motivazioni che hanno spinto la Barbara Frigerio Contemporary Art a dar vita al primo Impossible Corner Store italiano, che si inserisce perfettamente nelle dinamiche e negli intenti di una galleria, che ha sempre avuto il proponimento di occuparsi di arte e di cultura a trecentosessanta gradi: dalle piccole passioni quotidiane, ai grandi progetti artistici, di chi ha fatto delle arti figurative la propria ragione di vita.

CORNER STORE

Via fatebenefratelli 13, Milano

http://www.barbarafrigeriogallery.it
impossible@barbarafrigeriogallery.it

Fabrizio Capsoni - FotografARTE