Omaggio a Luchino Visconti

La musica d'autore nella vita e nell'opera di Luchino Visconti in un documentato e vibrante racconto ad opera di Anna Gastel, nipote dell'artista e presidente FAI Lombardia, supportato da immagini, brani musicali, fotografie e documenti inediti provenienti dall'archivio di famiglia raccolti e montati da Guido Taroni.

Sabato 6 Ottobre, in occasione di Orticolario, si è svolto a Villa Erba (Cernobbio) e organizzato dalla delegazione FAI di Como in collaborazione con FAI Giovani, questo interessantissimo "viaggio" nella vita di Luchino Visconti.

Omaggio a Luchino Visconti

Quarto di sette fratelli educati all'amore per l'arte e per la musica, Visconti a quattordici anni tenne il suo primo concerto di violoncello. La Madre, Carla Erba, erede della clinastia farmaceutica, diplomata in pianoforte e amica dei maggìori musicisti dell'epoca - da Verdi a Puccini, da Mascagni a Toscanini - ed il padre, Giuseppe Visconti di Modrone, amante del Teatro di Prosa e d'Opera, influirono molto sulle passioni del giovane Luchino. Dopo la parentesi durata otto anni, in cui Visconti si dedicò all'attività di allenatore di cavalli da galoppo, fu la musica d'autore - diBruckner, Franz, Mahler, Wagner ed altri - il filo conduttore dell'opera del grande Maestro, regista di ben 83 lavori che spaziano dal teatro di prosa al teatro lirico, dai film (alcuni dei quali leggendari, come "Senso", "Rocco e i suoi fratelli" o "Il gattopardo") ai balletti.

Avendo partecipato all'evento, chi scrive non può che complimentarsi con Anna Gastel per la perfetta narrazione, che ci ha trasportati per due ore in quella che potrebbe essere una "favola" ma che invece è interamente reale e che coinvolge importanti famiglie, protagonisti di storie di grande industria come di celebre arte.

Fabrizio Capsoni-redazione ITM