Appello di 100 associazioni da tutta Italia al Presidente del Consiglio - “Cancellare l’articolo 38 dalla Legge Comunitaria. E’ un inganno all’Europa e ai cittadini italiani e il via libera ad nuovo assalto agli animali"
Ci rivolgiamo a lei, Signor Presidente,
perché intervenga immediatamente e impedisca l’approvazione dell’articolo 38 della Legge Comunitaria, oggi in aula al Senato. Un articolo ingannevole, che traveste da risposta alle richieste europee un’inaccettabile concessione a caccia selvaggia”.
E’ l’appello urgentissimo che oltre 100 associazioni ambientaliste, animaliste, civiche, culturali, sociali, di cittadini, consumatori fotografi, escursionisti eccetera rivolgono stamattina al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a poche ore dal voto in aula del senato della Legge Comunitaria.
Una valanga di adesioni che non si ferma.
“L’articolo 38, tra le altre cose, prevede la cancellazione degli attuali limiti massimi della stagione venatoria e dunque permetterà, se approvato, l’estensione della caccia anche oltre i già lunghi 5 mesi attuali, con l’ennesima strage di animali selvatici, di uccelli migratori, di cuccioli ancora alle dipendenze dei genitori, ma anche la presa in giro dei cittadini italiani che dovranno tollerare la presenza e i fucili dei cacciatori nei propri terreni per un periodo ancor più lungo di quanto non lo sia già oggi.
Il paradosso, Signor Presidente, è che tutto ciò avviene in risposta ad una durissima procedura di infrazione europea che contesta all’Italia di concedere troppe deroghe e di non prevedere il divieto assoluto di caccia nei periodi di dipendenza e migrazione degli uccelli. In sostanza, ci contesta di cacciare troppo e male. Bene: qual è invece la risposta che darà oggi il Governo? Quella di aumentare la caccia. Quella di concedere più deroghe e una più lunga stagione venatoria.
E tutto questo si consumerà nel 2010, in apertura dell’anno internazionale della natura e della biodiversità, con il primo provvedimento del Governo e dello Stato italiano che sarà una riduzione delle tutele per la biodiversità e il via libera ad un nuovo assalto alla natura.
Le chiediamo dunque, Signor Presidente, di intervenire in prima persona sul suo Governo e in particolare sul Ministro Ronchi, chiedendo la cancellazione dell’articolo 38, ed evitando questo vero e proprio inganno per quel 90% di italiani che sono fortemente contrari ad ogni ulteriore concessione alla caccia e anzi chiedono più tutele e più rispetto per gli animali, la natura, la tranquillità dei cittadini”
Segue elenco Associazioni
Segue elenco firme
29 Gennaio 2010 - Continuiamo la raccolta firme!
Nonostante l'Appello di oltre 100 associazioni, il Senato ha purtroppo approvato l’art 38 della legge Comunitaria, che cancella i limiti della stagione venatoria attualmente contenuti tra il 1° settembre e il 31 gennaio.
Il risultato è che con questo emendamento, qualora dovesse essere confermato dalla Camera, la stagione venatoria si allungherebbe ai mesi delicatissimi di febbraio e agosto, con danni gravissimi.
Continuiamo la RACCOLTA FIRME in attesa di concertare a brevissimo con le altre associazioni una strategia comune.
15 aprile 2010 - Avanti tutta con la raccolta firme!
Nonostante i numerosi appelli, la commissione Agricoltura della Camera ha approvato con 21 sì e 17 no il sub-emendamento all'art. 43. La Ue in teoria ci aveva chiesto proprio il contrario e ora la stagione venatoria sarà più lunga con facoltà delle Regioni di determinare periodi e specie abbattibili.
Ora la questione passa alla Camera che se darà il suo Si definitivo sarà drammaticamente minato alle fondamenta il percorso faticosamente avviato dall’Italia per una Strategia Nazionale sulla Biodiversità con un effetto devastante sulla conservazione dell'avifauna migratrice.
Avanti tutta con la RACCOLTA FIRME ed invitate i Vostri conoscenti a Firmare.
21 aprile 2010 - Mezza vittoria: proroga di soli 10 giorni
La Camera ha approvato, con voto trasversale, un subemendamento al disegno di legge Comunitaria per limitare alla prima decade di febbraio la deroga alla chiusura del calendario venatorio. Il testo ha rappresentato una mediazione tra maggioranza e opposizione, grazie all'azione di un gruppo di Parlamentari del Pdl in concerto con le numerose associazioni sostenuti dalle migliaia di firme raccolte. La maggioranza si è dunque spaccata col no della Lega e di altro gruppo del Pdl, mentre il Pd si è astenuto.
Per ciascuna specie il numero di giornate di caccia resta quindi invariato. Sarà possibile un posticipo di dieci giorni per singole specie e per singoli territori a condizione che l’ISPRA lo autorizzi (ma è difficile) sulla base delle esigenze di tutela dell’ambiente e del patrimonio faunistico.
Vi ringraziamo per aver contribuito con tutte le Vostre Firme e invitiamo chi avesse ricevuto l'invito tardivamente di continuare a firmare al fine di costituire una mailing list selezionata per prossime emergenze.