Tobin Tax, siamo sicuri che serva?

Spesso durante la crisi è stata sulla bocca di politici e amministratori, amata e odiata da tanti, non si sa fino a quanto saremo disposti a spingerci per avallare la currency transation tax o Tobin Tax, che non è altro che una tassa sulle transazioni finanziarie e anche sui loro derivati: valute, futures, option e swaps.

Il suo nome deriva dal suo padre ideatore James Tobin, il quale è stato insignito del premio Nobel nel 1981, su lavori svolti nel 1972, periodo nel quale venne proposta per la prima volta tale tassa. L'aliquota proposta dovrebbe oscillare tra lo 0,10% all'1% su ogni transazione in valuta estera. Tale tassa venne concepita per ammortizzare i tassi di cambio, non a caso è stata ideata nel periodo dell'abbandono dal sistema Bretton Woods. Siccome l'ammontare delle transazioni spesso è superiore al GDP (corrisponde al Pil), allora anche una piccolissima tassazione, genererebbe volumi elevati. In Brasile è in vigore una tassa intorno al 0.38%, mentre in Turchia questa tassa è stata eliminata nel 2008.

Tante volte questa tassa è stata tirata fuori dal cassetto per poi rientrarvici, ciò perché ha dei pro e contro. I Contrarian sostengono che la TT (Tobin Tax) debba essere imposta a livello globale, invece se solo inserita localmente servirebbe a poco (vedasi Francia); inoltre causerebbe eventi di arbitraggio. Mentre i Supporter argomentano che la tassa andrebbe a ridurre e scoraggiare i flussi di capitale speculativi nonché riempiere le casse dei governi locali.

Nei primi anni 2000 la Tobin Tax venne cavalcata dal movimento no-global ed oggi è tornata con forza con la crisi economica e con l'accanimento contro Banche e Potenti: nulla di nuovo come vediamo. Come si affrettò a replicare J.Tobin che " lui non aveva niente in comune con i ribelli e che essendo un economista non poteva che essere per il Libero Mercato". A questo gli va incontro una leadership politica spesso orientata a tastare i sondaggi politici, con o senza Tobin Tax (vedasi Merkozy). Ma attenzione la strada è ancora lunga. Sostenere la tassazione di una parte dei fondi che si muovono a livello internazionale, potrebbe in parte riuscire a tassare anche fondi neri, ma non ci sono certezze.

Inoltre J. Tobin ribadiva: "Questo dissuade gli speculatori poiché tanti investitori investono i loro soldi su una base a brevissimo termine. Se questi soldi vengono improvvisamente ritirati, le nazioni devono aumentare drasticamente i tassi di interesse per far sì che le loro valute restino attraenti. Ma alti tassi d'interesse sono spesso disastrosi per una economia nazionale, come hanno dimostrato le crisi degli anni novanta in Messico, sud-est asiatico e Russia. La mia tassa restituirebbe qualche margine di manovra alle banche emittenti delle piccole nazioni e sarebbe una misura di opposizione ai dettami dei mercati finanziari". Le voci contrarie sostengono però che l'eventuale introduzione di tale tassa non farebbe altro che alimentare la crisi.

Senza che UK accolga questa TT non si andrà da nessuna parte, perche non faremo altro che disincentivare il flusso dei capitali dai paesi che non adottano la tassa a quelli che ce l'hanno. Probabilmente i mercati snobbano totalmente questa ipotesi, sia perche è risulta difficile un accordo tra istituzioni, sia perché l'impatto ha conseguenze limitate sulla crescita economica, che è la priorità in questo momento (a meno che i fondi della tassa non vengano reinvestiti in infrastrutture o per esempio a garanzia del risparmio, ma stiamo fantasticando).

Tuttavia non ci sono stime particolari sui ricavi che potrebbero derivare dalla TT, ma alcune di esse (del FMI), indicano che un imposizione fra lo 0.5 e l'1% porterebbero ricavi per 20/40$Bn. Stiamo parlando di cifre molto basse. Discorso diverso se consideriamo oltre alle transazioni estere, anche le transazioni più allargate, per esempio bond, equity ecc.

L'attuale discussione a livello UE non chiarisce ancora se la TT potrà essere adottata oppure accantonarla, come è avvenuto in passato. Da una parte in UK il Sig. Cameron si rifiuta di poter adottare e sostenere la TT, probabilmente a ragione, dall'altra in Francia portano avanti questa idea, forse spinti da sirene elettorali.

Andrew Tancredi - 4VALUE