Un giro a The Affordable Art Fair Milano

Dopo il successo della prima edizione italiana, AAF è tornata a Milano negli spazi di Superstudio Più in via Tortona 27 dal 2 al 5 febbraio, e mi sono recato a fare un giro per vedere l'organizzazione, gli espositori, la filosofia e la redemption di pubblico.

Premetto che "AAF", presente ogni anno in 10 città e 4 continenti, è una delle fiere d'arte contemporanea più visitate al mondo, con 175 milioni di euro di opere vendute e con un numero di visitatori che raggiungerà prima di Milano il milione di unità.

Per l'edizione milanese 2012 sono previsti più di 12.000 visitatori, dopo i più di 9.000 della prima edizione e le gallerie partecipanti, in seguito a una grande richiesta, sono aumentate da 60 a 75 e di conseguenza anche lo spazio espositivo è cresciuto: 4000 metri quadrati garantiscono spazio alle opere di artisti internazionali e ai tanti servizi offerti dalla fiera.

Innanzitutto la filosofia vincente è la proposta al pubblico di opere dai 100 ai 5.000 euro, nè più nè meno, che caratterizzano fortemente il target di una utenza di esperti e anche meno esperti a "caccia" di emergenti e buoni affari. Mentre le gallerie incoraggiano scelte ponderate frutto di precedenti selezioni, il pubblico può selezionare tra un prodotto "estetico o d'arredamento" e un opera da collezione.

Concorsi, incontri con esperti del settore e collaborazioni importanti contribuiscono a tener viva e attraente la manifestazione ma il grande successo è sicuramente da attribuire al limite di prezzo obbligatoriamente sempre esposto.

Foto © Fabrizio Capsoni

Io mi sono recato sia alla serata inaugurale che in una normale giornata espositiva e non posso che confermare che il pubblico "c'è", veramente e numeroso, ed una caratteristica che mi ha veramente stupìto, io che giro pressochè tutti gli eventi artistici, è vedere una moltitudine di visitatori che escono con le opere confezionate in mano, frutto di concreti acquisti.

Fabrizio Capsoni-redazione FotografARTE