Il Museo di Villa Bernasconi a Cernobbio

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Recentemente, a Cernobbio, è stata data nuova vita a Villa Bernasconi con la realizzazione del proprio Museo, in cui è la villa stessa, un gioiello Liberty fresco di restauro, a raccontarsi e a condurre i visitatori lungo un itinerario alla scoperta della sua storia e delle persone che vi hanno abitato.

Villa Bernasconi, Cernobbio - Foto Capsoni

Cernobbio è sempre stata considerata una meta turistica del jetset internazionale: i suoi lungo la riva del lago, il campo da golf, i centri congressi che richiamano le élites economico finanziarie ogni anno in questa località che, pur vicinissima a Como, sembra così distante.

Quando si viaggia lungo la Via Regina, pochi si accorgono del piccolo "gioiello" (villa Bernasconi, appunto) che si incontra all'ingresso della città, sul lato interno della strada, lontano dalla riva.
All'interno di un parco che oggi è una piccola parte di quello che doveva essere all'inizio del secolo scorso, la Villa Bernasconi è stata portata a nuova bellezza grazie ai progetti Libertytutti e Maison Bernasconi finanziati l'uno da Fondazione Cariplo e l'altro da Regione Lombardia.

Villa Bernasconi a Cernobbio

I due progetti miravano alla realizzazione di un nuovo concetto di museo, interattivo, innovativo,accogliente, aperto ma che sapesse riproporre un aspetto della storia di Cernobbio che è stato velocemente dimenticato.

Infatti, dalla fine del 1800 il giovane ingegnere meccanico milanese, Davide Bernasconi, si trasferì in questa cittadina dove erano già presenti degli opifici meccanici per la lavorazione della seta e ne fece una vera e proprio capitale della produzione di tessuti che già agli inizi del 1900 poteva contare oltre tremila dipendenti, richiamando lavoratori da molte zone del Nord Italia.

La tendenza della imprenditoria illuminata di quel periodo,che annoverava i Pirelli e i Crespi fra gli altri, era quella di realizzare dei villaggi operai intorno alle fabbriche. Anche Bernasconi contribuì a modificare l'impianto urbanistico e sociale della sua cittadina d'elezione: case per gli operai, scuole, ospedali. Di tutto ciò, oggi è rimasto poco. La scuola è ancora in funzione nei pressi del Palazzo Comunale che fu la prima abitazione della famiglia Bernasconi fintanto che, in seguito alla morte della prima moglie e alle nozze dell'unico figlio maschio rimasto, Leopoldo, nel 1906 l'Ingegnere Bernasconi si fece costruire dal giovane architetto Alfredo Campanini una villetta "alla moda" dove si trasferì con la nuova giovane moglie, la figlioletta e le due figlie maggiori.

Costruita in piena Art Nouveau (stile più conosciuto in Italia con il nome di Liberty, a partire dal noto produttore di stoffe inglese che fece successo in Italia con la sua proposta di tessuti floreali) Villa Bernasconi si caratterizza per essere uno dei rari casi in cui il tema naturalistico tipico dell'Art Nouveau si collega alla professione del committente. Bacche di gelso, farfalle e bachi da seta uniscono così ai fiori e alle foglie che riempiono le facciate esterne e gran parte delle pareti interne in un tripudio di forme, materiali e colori.

Museo di Villa Bernasconi a Cernobbio

Il museo di Villa Bernasconi evidenzia e racconta tutto questo: il periodo storico artistico, la storia della famiglia Bernasconi e della sua azienda che è stata chiusa solo negli anni settanta dopo essere stata la maggiore fornitrice di stoffe alle griffe di tutto il mondo. Il museo confronta lo spirito innovativo del periodo della Belle Epoque con le innovazioni contemporanee di alcune installazioni artistiche e tecnologiche disposte lungo il percorso di visita. Anche Il mondo della moda e dell'artigianato che tanta parte hanno avuto nella storia della produzione dei tessuto Bernasconi è rappresentato nell'esposizione museale attraverso la presenza e la convenzione con ConfArtigianato in attesa di far partire corsi e seminari di formazione.

Questa formula allestitiva che favorisce la scoperta degli spazi e delle decorazioni originarie della Villa, che ne narra la storia e le varie destinazioni d'uso nei vari successivi passaggi di proprietà, che permette un continuo salto temporale tra passato e contemporaneità, riesce ad essere apprezzata da più fasce e tipologie di pubblico: bambini a cui sono dedicate, sin da ora, tante attività, adulti, imprenditori e turisti internazionali che scopriranno altre motivazioni oltre a quelle paesaggistiche che hanno reso Cernobbio una meta conosciuta nel mondo.

Maria Cristina Vannini

Soluzioni Museali

Fondatrice di Soluzioni Museali - ims, dal 2004 la prima realtà specializzata e dedicata alla consulenza museale e degli eventi culturali.