Gianriccardo Piccoli. Il tempo ritrovato

1 Mag 2012 10:10
1 Giu 2012 18:00

Il Credito Bergamasco ospita sino al 1° giugno una personale del Maestro Gianriccardo Piccoli (Milano, 1941) intitolata "Il tempo ritrovato", una rilevante mostra monografica incentrata sull'ultimo lavoro del pittore, necessaria subito dopo la recente pubblicazione della sua monografia (Electa, 2011).

L'esposizione si articola attraverso dipinti - manifesto, fotocopie ingrandite delle copertine delle monografie (quelle economiche che si vendevano in edicola a partire dagli inizi degli anni Sessanta) dei Maestri del colore: da El Greco a Vermeer, da Courbet a Morandi, sulle quali Gianriccardo Piccoli appone una garza bianca, che dà quell'effetto polveroso della patina del tempo trascorso. A questa stessa garza Piccoli dà le sembianze di una finestra, percepibile da un finto telaio fatto a croce, consegnandole il ruolo di uno spazio mentale che favorisce il provvisorio miracolo del tempo ritrovato. Queste opere testimoniano il ricordo visivo di Piccoli verso i Maestri del passato che ha amato e studiato, la stessa nostalgia della tradizione pittorica, passata, perduta e ora ritrovata. Piccoli interpreta attraverso il suo particolare linguaggio artistico quello che il filosofo francese Proust ha descritto nella sua opera letteraria "Alla ricerca del tempo perduto" nell'episodio in cui il protagonista assaggiando il biscotto madeleine inzuppato nel tè rievoca inconsciamente dei ricordi della sua infanzia.
La mostra prosegue con la "Veduta di Toledo" di El Greco, di cui Piccoli presenta più volte l'ingrandimento del particolare del cielo, da sereno a tempestoso. Si arriva poi ai soggetti morandiani, in particolare alla natura morta e al paesaggio appenninico di Grizzana, che Piccoli ripropone sempre con la velatura della garza sulla superficie pittorica. A questa sezione si collega quella "Omaggio a Morandi" con l'esposizione degli originali "Natura morta" del 1941 e "Paesaggio" del 1938, entrambi provenienti da collezioni private. Dopodiché inizia il processo di allontanamento dal modello morandiano con le nature morte in filo di ferro, ricoperte ancora dalla garza, poi trasformate in cassette, oggetto iconografico piccoliano. Infine la mostra si conclude con il tema della vanitas in cui la candela diviene simbolo della caducità del tempo. Inoltre in una stanza del piano superiore si possono ammirare i disegni a matita e a carboncino che Piccoli ha realizzato come "Omaggio a Caravaggio", esposti nel 2010 presso l'Arciconfraternita dei Bergamaschi a Roma, in occasione della mostra monografica dedicata a Michelangelo Merisi alle Scuderie del Quirinale.

La mostra è visitabile negli orari di apertura della filiale:
da lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle ore 13.20 e dalle ore 14.50 alle ore 15.50